Obiettivi

e metodi

Perchè dovrei affidarmi ad un coach?

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La domanda non è banale. E la risposta che ognuno dovrebbe darsi con molta onestà è il primo vero passo verso il cambiamento. E’ difficile, ma è una sola: “Perché da solo non ce la faccio”.

Quando arriviamo a esprimere questa forza ed essere consapevoli della necessità di fare qualcosa di “diverso”, abbiamo trovato la strada giusta. E, credimi, per un coach è ancora più difficile (potresti pensare che ho gli strumenti e i metodi, e quindi potrei farcela da solo. Invece ti sbagli!).

Il Coach partendo dal tuo stato “presente”, lavora con te per aiutarti a capire quali sono le strategie migliori, a farle tue e interiorizzarle facendo in modo che, autonomamente, tu sia in grado di raggiungere il tuo prossimo obiettivo, facendoti le “domande giuste”.

E, di nuovo, perché allora dovrei affidarmi ad un coach se poi gli obiettivi devo raggiungerli da solo?

Mi piace immaginare il Coach come un tassista: è lui che conosce strade, modi, scorciatoie e ha il mezzo per poterti portare, a patto che su identifichi chiaramente la tua destinazione, dove desideri. E soprattutto, anche se con la sua presenza emotiva e morale, è dissociato dai nostri problemi ed obiettivi ed è come se osservasse dall’alto: e si sa, è molto più facile uscire e risolvere un labirinto guardandolo dall’alto che non standoci dentro.

In questi 20 anni ho incontrato moltissime persone che avevano comprato (e qualche volta anche letto – oltre il secondo capitolo – e provato ad applicare) libri sul cambiamento, sullo sviluppo personale, sulla motivazione. Ma ne devo trovare ancora uno che sia riuscito a cambiare la propria vita grazie alla sola lettura del libro. Perché non funziona il ragionamento manualistico e scolastico: “Ha imparato, quindi sa fare e ne consegue che farà”.

Questo esclude la componente della realtà, motivazionale, implementativa. La conoscenza non modifica nulla se non è incanalata in una serie di comportamenti finalizzati alla realizzazione.

La relazione tra saper cosa fare e farlo è tutt’altro che immediata e richiede un lavoro di profonda modificazione di se stessi: si tratta di lavorare sulla propria determinazione e volontà.

Significa cambiare i propri modelli comportamentali e sottoporli a costante verifica, con un approccio metodologico fatto di continue messe a punto del proprio comportamento: come ricorda Marshall Goldsmith, sono necessari coraggio, umiltà e disciplina. E il percorso migliore non è procedere con prove e tentativi ed incappare in continui errori.

Non si tratta più di imparare (solo) a fare qualcosa, si tratta di prendere in mano se stessi e iniziare un processo di sviluppo di abilità che possono solo essere elaborate interiormente. Non sono acquisibili solo leggendo un manuale.

Appare subito evidente che non si tratta di un compito semplice e che è quasi impossibile fare da soli. E’ qui che dobbiamo avere coraggio e non arrendersi alle nostre paure, incapacità, debolezze, alle credenze che risuonano nei nostri orecchi ogni giorno. Dobbiamo riconoscere la nostra capacità di essere umani.

Ecco a cosa serve un coach: ad offrirsi come sponda professionale per supportare il coachee nella sua fase di crescita e trasformazione, nel percorrete la propria, unica strada.

Il coach agisce da stimolo esterno e mantiene sempre viva la rotta di riferimento. Lavora sulle potenzialità del coachee e offre un riferimento metodologico del quale si fa garante per il successo del proprio cliente. Ma attenzione: il coach sceglie di essere un tuo alleato, non lo è solamente perché calato o retribuito nel ruolo. E questo fa la differenza, un’enorme differenza.

Dall’iniziale identificazione degli obiettivi a tutte le successive fasi di follow-up, il coach vigila costantemente sulla coerenza del percorso iniziato dal cliente, lo modula e adegua allo stato raggiunto e si assicura che lo stesso raggiunga gli obiettivi stabiliti

Sostiene la tua strategia di azione, la determinazione, la possibilità di superare le tue resistenze e quelle dell’ambiente che ci circonda. Ti supporta nell’Imparare a rialzarti e correre più forte e determinato di prima. Perché si, si cade, è la Vita. Ci troviamo tutti, a un certo punto, bloccati in questa spirale. La differenza sta nel comprendere che “da solo”, oggi, non è più un valore e che il tempo che stai perdendo nel cercare un “come-perchè-dove-quando-con chi”, dovresti investirlo nell’azione finalizzata al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Esci da questa spirale, fai una cosa che ti spaventa e fallo ogni giorno. La tua vita straordinaria sta proprio dopo la paura. È questo fondamentale supporto che porta al successo del coachee.
Quindi, che tu voglia superare un ostacolo, definire un obiettivo, raggiungere un obiettivo, sei sicuro di non aver bisogno di un coach?

Un obiettivo: vivere e invecchiare in salute

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La vita è lunga, la vita si allunga. L’invecchiamento è un processo naturale, fisiologico e nessuno, la momento, può fermarlo. Il solo successo economico non determina la felicità. La Vita è una maratona, non uno sprint. E dato che queste affermazioni sono tutte vere, salvo eccezioni non sotto il nostro controllo, vivere bene, al massimo e felici è una delle nostre priorità, per tutto il tempo possibile. E prima diamo inizio alle nostre abitudini potenzianti, maggiore sarà la garanzia di durata del nostro benessere e il godimento della nostra Vita.

L’invecchiamento sano è un processo continuo di ottimizzazione delle opportunità per mantenere e migliorare la salute fisica e mentale, l’indipendenza e la qualità della vita durante tutto il corso della vita. 

Sopravvivere, spendere denaro alla ricerca di uno stato di benessere fisico o psicologico/emotivo che non c’è a causa dei nostri comportamenti passati, del modo di affrontare la vita, delle credenze che ci hanno trasmesso e imposto non è l’unico modo e non è il modo giusto di vivere, dal nostro punto di vista. 

La Vita va vissuta a pieno, assaporata, goduta. E se un bilanciamento tra lo stato fisico e quello spirituale/psicologico è fondamentale, vivere ogni momento in uno stato di salute ottimale lo è ancora di più.

Quello di Healthy Living & Aging è un concetto sempre più diffuso, in una società in cui l’aspettativa di vita è in aumento ma non allo stesso ritmo di una longevità in salute, ed è uno dei tasselli fondamentali per una vita considerata “soddisfacente”.

 

Cosa ci dice la scienza dell’invecchiamento in salute?

Non esiste ancora una definizione condivisa nella comunità scientifica su cosa sia l’invecchiamento sano, probabilmente perché l’invecchiamento stesso è una terra ancora in gran parte inesplorata. Negli anni, infatti, sono emerse diverse teorie (biochimiche, genetiche, neuro-psichiatriche, fisiologiche, psicologiche e sociali) che illustrano i meccanismi alla base dell’invecchiamento e le sue conseguenze, lasciando tuttavia ancora numerose incertezze. Dagli studi e dalle diverse teorie si può considerare l’invecchiamento un processo multifattoriale, in cui si inseriscono fattori modificabili sui quali si può intervenire per incrementare la lunghezza della vita. L’OMS propone un framework teorico sull’invecchiamento sano che considera una moltitudine di caratteristiche sanitarie, cambiamenti fisiologici e psico-sociali associati con il processo di invecchiamento e che interagiscono nel determinare le capacità funzionali delle persone anziane (Beard et al., 2016).

Dagli studi epidemiologici, infatti, sappiamo che il 15-35% di chi ha 75 anni e più in Europa necessità di qualche forma di assistenza quotidiana per la perdita delle capacità di svolgere i compiti quotidiani (Beard et al., 2016),per non parlare del drastico aumento di patologie già a partire dai 40 anni. Significa oltre metà della nostra esistenza in situazioni di disagio e malattia, più o meno facilmente risolvibili e che un’eventuale azione di prevenzione deve essere fatta già da una età giovane in poi: il futuro è lungo, dobbiamo garantire il massimo per un tempo considerevole.

L’OMS definisce le abilità funzionali come una combinazione delle capacità individuali intrinseche (relative allo svolgimento delle attività quotidiane), delle caratteristiche dell’ambiente e delle interazioni tra capacità individuali e ambiente.

Secondo questa visione basata su un’interazione tra individui e ambiente di vita, l’OMS definisce l’invecchiamento sano come “the process of developing and maintaining the functional ability that enables wellbeing in older age” (pg. 2149) (Beard et al., 2016). L’interazione individuo-ambiente dà forma a traiettorie di capacità intrinseche e abilità funzionali. Diverse agenzie e istituti internazionali e stranieri (WHO, White House Conference on Aging, ecc.) mettono l’accento sulla necessità di andare oltre il concetto di longevità e assenza di disabilità (Depp & Jeste, 2006). Il modello prevalente definisce un invecchiamento di successo come l’assenza di disabilità relativa al funzionamento cognitivo, fisico e sociale.

Altri aggiungono il grado con cui gli anziani si adattano ai cambiamenti associati all’invecchiamento, percepiscono il loro come un invecchiamento di successo o evitano la malattia fino all’ultimo momento prima della morte (Depp & Jeste, 2006).

  • Disabilità/funzionalità fisica
  • Abilità a svolgere compiti di vita quotidiana (incluso vestirsi, lavarsi, fare la spesa, fare lavori domestici). Queste abilità sono connesse alla salute mentale e fisica e quindi alla qualità della vita (“Functional ability”, 2008)
  • Funzionamento cognitivo
  • Funzionalità sociale e produttiva
  • Soddisfazione della vita/benessere
  • Benessere: stati mentali buoni che includono tutte le valutazioni, positive e negative, che le persone fanno nella vita e le reazioni emotive alle esperienze che vivono. Secondo questa definizione, il concetto di benessere si compone di tre dimensioni: valutazione della propria vita, stati emotivi e sentimenti, eudaimonia – significato e scopo della vita
  • Capacità di mantenere ruoli e responsabilità nei diversi ambienti sociali formali e informali, produttivi e non (famiglia, cerchia dei pari, lavoro, comunità più ampia)
  • Assenza di malattia
  • Longevità
  • Salute percepita
  • Percezione del proprio stato di salute
  • Personalità
  • Ambiente/risorse
  • Sicurezza e senso di protezione derivante dalle risorse finanziarie e dall’ambiente sociale
  • Stato dell’invecchiamento percepito
  • Grado di accordo “Sto invecchiando bene/invecchiamento di successo”

Work-Life Balance: come gestire tutto?

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Avrai capito leggendo il materiale e affacciandoti alla mia Vita nelle pagine di CHI SONO che non amo stare con le mani in mano, seduto ad attendere o oziare amabilmente su un divano.

Ma se vuoi una vita #straordinaria, piena , soddisfacente, come puoi fare?

Uno dei risultati più importanti che ho ottenuto con le mie competenze, esperienze e grazie al Metodo del Dott. Ongaro è proprio quello di riprendere il controllo della mia vita e fare in modo da essere io a gestire e non ad essere gestito dagli eventi; le cose accadono, e la maggior parte sono fuori dalla nostra sfera di controllo ma non trovarmi sotto pressione, schiacciato dagli adempimenti, dalle situazioni, dalle paure e ansie, ma essere capace di utilizzare le 24 ore in modo tale da trarne il massimo beneficio ed equilibrio è diventato il mio obiettivo. E lo è ogni giorno, con un miglioramento continuo.

Tutto ciò è possibile se ci si allena e ci si predispone con il giusto “mind-set”, la forma mentale e le abitudini che ci fanno muovere. E si agisce per realizzarle.

Ho sempre sentito dentro che aiutare le persone nel trovare il proprio scopo e percorrere il loro cammino, raggiungere obiettivi, superare ostacoli, coltivare buone abitudini  e vivere una #vitastraordinaria sia il completamento naturale del mio scopo.

E per questo ho creato Mana.Zone e creato il percorso Healthy Living & Aging tenendo conto di un Work-Life balance che è essenziale, per trasformare competenze, conoscenze e esperienze in strumenti e supporto per tutti gli individui che vogliono “di più” dalla loro vita, devono comunque fare tutto, ma che so per esperienza, non riescono a farcela da soli.

Wellness e Fitness: il Personal Training

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“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”. [Zimmer, Ben (2010-04-16). “Wellness”. The New York Times.].

Inizialmente diffuso negli Stati Uniti da Halbert L. Dunn (anni ’50), veniva definito come “un metodo di funzionamento integrato, è orientato a massimizzare il potenziale di cui l’individuo è capace”. Il benessere fisico di un individuo viene stabilito in base al grado di risposta fisiologica dei suoi apparati organici e alla capacità di adattamento ai vari gradi di allenamento, questo è il fitness, una parte importante del concetto di Wellness.

Come Personal Trainer perseguo per chi si rivolge a me uno stato di fitness e wellness. La mia passione per le attività fisiche, il benessere e lo sport hanno radici ultraventennali: fitness, body building, corsa (5km, 10km, half marathon, Deejay Run, Mugello Run, Trail Running), sport da combattimento (savate, kick boxe, thai boxe), mountain bike (dal trail all’enduro) e una parentesi giovanile nell’equitazione sono alcune delle attività in cui mi sono impegnato fino a raggiungere ottimi risultati come atleta amatoriale, praticando sempre con attenzione alla tecnica, alla prevenzione degli infortuni e ai risultati e potendo affiancare in allenamento, con mia grande fortuna ed onore, grandi campioni internazionali e mondiali nelle varie discipline. Sebbene ricerchi il massimo sforzo e impegno, non ho una settoriale e specializzata del fitness, non ho mai ambito al successo nel singolo sport, non ho una visione estrema dell’allenamento e di tutto quanto ne è correlato, o di divenire un atleta professionista: lo sport e le attività motorie e fisiche portano benefici personali e nelle relazioni: sono per me uno strumento per conoscere e superare i propri limiti, migliorare le proprie performance, ridurre lo stress della vita quotidiana e garantire un buono stato di salute, un contatto con la natura, una condivisione di esperienze, emozioni e risultati con gli altri. Non potendo frequentare il piano di studi universitario per rispetto e sviluppo dei miei impegni pregressi, ho intrapreso un cammino di studio e pratica divenendo Personal Trainer superando con ottimi risultati tutti gli esami del percorso e seguendo tre diversi indirizzi in modo da acquisire conoscenze e competenze nel fitness per affrontare e potenziare al meglio il fisico in tutte le condizioni in cui ci troviamo nel corso della nostra Vita e acquisendo nel tempo le diverse competenze che avevo praticato negli anni passati. Tutti i diplomi acquisiti hanno validità nazionale e sono riconosciuti dal CONI tramite rilascio di tesserino tecnico nazionale, tre master nazionali come personal trainer, istruttore sala pesi e fitness e la certificazione Europea EurEthICS ETSIA EQF4 e quella di Elite Instructor internazionale AFAA/NASM.

Queste competenze le porto con me e le metto a disposizione nei miei percorsi di Vita e Coaching.

La scienza del vivere bene: il Metodo Ongaro

Dopo aver focalizzato il mio percorso, ho scelto di intraprendere la certificazione di coaching del Metodo Ongaro®, che sto completando con interesse e soddisfazione, adottandolo anche come mio strumento di crescita e analisi. Per me l’unione tra scienza, psicologia e pratica quotidiana, sintetizzata nel claim “la scienza di vivere bene” è stata il perfetto equilibrio e rappresenta la visione che ho dell’ Healthy-aging. Ho conosciuto e sentito parlare di Filippo Ongaro durante i miei studi e l’ho fatto in un momento in cui la sua notorietà come coach non era l’attuale successo mediatico. Mi sono sentito in sintonia, come se le sue parole fossero da sempre uscite dalla mia bocca, erano quello che pensavo. E’ l’unico metodo che grazie all’unione di scienza, medicina e pratica, non basandosi su dicerie, mode del momento o miti, permette cambiamenti reali, duraturi, positivi in tutti gli ambiti del proprio essere umano. Tutto ciò che desidero nella mia vita e in quella degli altri. Se Vuoi approfondire il metodo visita metodo-ongaro.com oppure, fai il primo passo verso il cambiamento: contattami!

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